Il 28 febbraio 2025 è entrato in vigore il decreto “FER X transitorio(DM 30 Dicembre 2024) emanato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, volto a favorire la produzione di energia da fonti rinnovabili.

Il decreto si inserisce nel contesto degli obiettivi di decarbonizzazione al 2030, previsti dal Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC), e punta a sostenere lo sviluppo di impianti con costi di produzione vicini alla competitività.

Che finanzia il decreto FER X Transitorio?

Il decreto agevola interventi di installazione nonché costruzione, rifacimento e potenziamento di nuovi impianti da fonti rinnovabili, tra cui: 

  • impianti solari fotovoltaici;
  • impianti eolici;
  • impianti idroelettrici;
  • impianti di trattamento di gas residuati dai processi di depurazione.

A chi si rivolge?

Possono accedere all’agevolazione gli impianti a fonti rinnovabili con potenza inferiore o uguale a 1 MW che hanno avviato i lavori successivamente alla data di entrata in vigore del presente decreto.

Come si accede all’agevolazione:

Il regolamento prevede un accesso semplificato (diretto) agli incentivi per gli impianti di piccola taglia (fino a 1 MW), e un accesso tramite procedura competitiva per gli impianti di grande taglia (oltre 1 MW).

Per quanto riguarda i piccoli impianti, è previsto un accesso diretto al meccanismo di supporto, subordinato alla comunicazione di avvio lavori e al rispetto di alcuni requisiti minimi, tra cui quelli ambientali (come il principio “Do No Significant Harm”).

Gli impianti superiori a 1 MW, invece, devono partecipare a procedure d’asta al ribasso bandite periodicamente dal GSE (Gestore dei Servizi Energetici), che assegna contingenti di potenza distinti in base alla tecnologia utilizzata.

Come funziona l’agevolazione:

L’agevolazione viene erogata tramite una tariffa determinata dal GSE in funzione dell’energia prodotta dall’impianto.

Per gli impianti fino a 1 MW, il prezzo di aggiudicazione è determinato direttamente da ARERA entro 90 giorni dall’entrata in vigore del decreto, assicurando che sia proporzionato ai reali costi di investimento e di gestione degli impianti

I prezzi possono variare in base alla tecnologia  e dimensione dell’ impianto e, possono essere aggiornati annualmente per riflettere eventuali cambiamenti nei costi del settore.

Per gli impianti oltre 1 MW il prezzo di aggiudicazione viene determinato nell’ambito delle procedure competitive

Tali procedure sono organizzate dal GSE sotto forma di aste pubbliche telematiche, in cui gli operatori presentano un’offerta di ribasso sul prezzo base dell’incentivo (il cosiddetto “prezzo di esercizio superiore”). 

Gli impianti partecipanti devono possedere tutti i requisiti tecnico-amministrativi previsti dal decreto e versare una cauzione a garanzia della serietà della proposta. 

Per ogni bando, il GSE mette a disposizione un contingente di potenza installabile, distinto per tipologia di tecnologia:

  • impianti solari fotovoltaici: 10 GW;
  • impianti eolici: 4 GW;
  • impianti idroelettrici: 0,63 GW;
  • impianti di trattamento di gas residuati dai processi di depurazione: 0,02 GW.

Le graduatorie sono formate in base al ribasso offerto e pubblicate entro 90 giorni dalla chiusura della procedura.

Durata incentivo e prossimi passi:

Il decreto sarà valido fino al 31 dicembre 2025 e comunque fino ad esaurimento delle risorse disponibili.

Vuoi saperne di più?